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13 Set 2016

BY: leonardo.roberti

Articoli / News

Recensione: R.Caporale, L. Roberti (2013). Percorsi di psicodiagnostica clinica integrata. Manuale pratico per psicologi. Milano: FrancoAngeli.

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Fonte: stateofmind.it

Il manuale di Caporale e Roberti (2013) è composto da 245 pagine volte a delucidare una domanda principale, come evidenziato nella prefazione del Prof. Tonino Cantelmi: “quali test per quale diagnosi”? Si propone, dunque, l’introduzione di una metodologia clinica di somministrazione ed interpretazione di una batteria di test. Con sinergia pratica gli autori puntano ad identificare le diverse aree di funzionamento della personalità. Inoltre, utilizzando il materiale testistico si mira ad un processo di cambiamento terapeutico orientato a migliorare la salute mentale dell’individuo.

Il testo si offre come una agile guida alla valutazione psicodiagnostica clinica per psicologi e psichiatri. Dopo una concisa prefazione e un’introduzione ai concetti che verranno esposti, nel primo capitolo si definiscono le nuove linee guida di somministrazione ed interpretazione con una particolare attenzione al principio di integrazione metodica tra i diversi strumenti clinici fruibili. A riguardo, viene presentata una batteria testologica” ideale” di cui avvalersi nei poliedrici campi di applicazione professionale.

Nel secondo capitolo viene approfondito il test di Rorschach, dai fondamenti alle fasi di attuazione, l’analisi del funzionamento psichico e la valutazione del livello di organizzazione della personalità; la siglatura proposta è il metodo di Rizzo, oggi ereditato dalla Scuola Romana Rorschach.

Il terzo capitolo, invece, rivede il Thematic Apperception Test (TAT) attraverso una nuova modalità di scoring ed interpretazione dei risultati: quella del gruppo di Drew Westen. Egli ha introdotto una analisi quantitativa e qualitativa chiamata SCORS (Social Cognition and Object Relations Scales) che fonda le sue radici sull’integrazione tra la social cognition e la psicoanalisi contemporanea. Viene qui spiegato lo strumento e le modalità di interpretazione con alcuni  esempi clinici che aiutano a capire meglio i criteri  esposti.

Riflessioni sulla Crisi della Psicoanalisi Contemporanea - Monografia a cura del Dott. Paolo Azzone. - Immagine: © andrewgenn - Fotolia.com

Monografia: Riflessioni sulla Crisi della Psicoanalisi Contemporanea.

Il quarto capitolo esamina le prove grafiche: il test della figura umana, della famiglia e dell’albero. Queste sono considerate validi ausili per la valutazione degli aspetti della personalità. Ognuno di questi viene esplicitato nella sua somministrazione, inchiesta ed interpretazione.

Nel quinto capitolo è trattato il Minnesota Multiphasic Personality Inventory( MMPI-II) proposto come un inventario di personalità di ampio spettro che traccia profili la cui valenza si esprime peculiarmente dal punto di vista psicopatologico. Gli autori considerano anche gli elementi di continuità con l’MMPI-II Restructured Form; la nuova versione pubblicata con l’adattamento italiano nel 2012.

Il sesto capitolo, invece, descrive il questionario clinico multiassiale di Millon (MCMI) il self- report più utilizzato nell’individuare i disturbi di personalità. Considerato come uno tra i migliori reattivi  per fare diagnosi sull’Asse II del DSM-IV è trattato nella sua struttura, nei suoi contesti applicativi e nell’interpretazione dei profili.

Il settimo capitolo verte sulla Wechler Adult Intelligence Scale-Revised (WAIS-R), il test di intelligenza più utilizzato e conosciuto al mondo. Dopo una presentazione generale del concetto di intelligenza e delle scale di Wechsler, Caporale e Roberti spiegano le singole prove ed espongono le modalità di applicazione e di analisi dei singoli subtest.

Messaggio pubblicitario Nell’ottavo capitolo, infine, si propone l’utilizzo dei test come strumento terapeutico, concetto sviluppato da Finn e Tonsager (1992). Attraverso una serie di esempi clinici è evidenziato come la consegna della testistica si rilevi molto utile per produrre cambiamenti importanti nella visione di sé da parte del paziente. Il capitolo si conclude con un caso a cui viene somministrata la batteria di test proposta e mostra la modalità di lavoro delucidando come essa permetta la comprensione del “funzionamento globale” dell’individuo durante l’intervento psicologico. Si dimostra così il percorso psicodiagnostico clinico e come viene garantita la sua validità.

La nuova integrazione psicodiagnostica può portare ad una sicura valutazione psicologica e con pratica ed esperienza può arricchire il clinico nella sua pratica professionale. Quel che si acquista con questo manuale è un ottimo strumento sistematico da sfruttare in ambito clinico, giuridico- peritale o addirittura di selezione del personale.

L’approccio alla diagnosi non può non passare per una valutazione clinica e lo sviluppo della scienza psicologica non può fare a meno di una solida base diagnostica che solo una sinergica batteria di test psicologici può darle.

Una ricerca ed un lavoro così orientato dà la speranza di raccogliere risultati su cui lavorare e confrontarsi per sviluppare sempre più una scienza di cui tutti noi facciamo parte: la psicologia.

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